giovedì 1 agosto 2024

Riccardo Morandi progetta il ponte di Salle e non solo...

A cura di Giuseppe Ferrante

La figura di Riccardo Morandi viene ricordata e associata quasi esclusivamente alla tragedia del ponte di Genova crollato nel 2018. Il viadotto, infatti, era stato ideato agli inizi degli anni '60 del '900 dell'incolpevole ingegnere di Roma.

Riccardo Morandi è stato uno dei massimi esponenti della scuola di ingegneria italiana che si è affermata nel secondo dopoguerra come tra le più innovative del panorama internazionale. E' grazie a questa prolifica stagione che gli ingegneri italiani dimostrano di saper coniugare al meglio le esigenze dell'articolazione spaziale rispetto alla funzione. Ed è in questo modo che emergono accanto alle finalità utilitaristiche i segni evidenti di linguaggi espressivi riconoscibili alla stregua di vere e proprie firme d'artista. Formalismo, strutturalismo e funzionalismo, dunque, trovano una perfetta sintesi in grandi opere in cemento armato che non di rado diventano il simbolo del territorio dove sono state installate.

Un esempio di quanto appena esposto è il ponte che l'ingegner Morandi ha previsto agli inizi degli anni '50 per collegare il comune di Salle con quello di Caramanico Terme. Il viadotto venne realizzato tra il 1952 e il 1955 e nel cantiere vennero impiegati molti abitanti dei comuni limitrofi alla vallata dell'Orte, impegnati a realizzare una struttura imponente per l'altezza di circa 104 metri, ma anche per la tipologia a campata unica le cui estremità poggiano su plinti in calcestruzzo incastonati sulla roccia.

Sono numerosi i progetti di Riccardo Morandi dislocati su tutto il territorio nazionale. In Abruzzo, oltre al ponte di Salle, ha progettato lo stabilimento del cementificio di Scafa (ai tempi frazione di San Valentino) realizzato tra il 1953 e il 1955, e il ponte Capograssi di Sulmona (L'Aquila) costruito tra il 1960 e il 1962.






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