sabato 31 agosto 2024

1600-1850: venduta la neve di Roccamorice e di Lettomanoppello

A cura di Giuseppe Ferrante

La presenza dei nivieri sulla Maiella è attestata già a partire dal 1600. Si tratta di lavoratori specializzati nel prelievo, nel trasporto e nello stoccaggio della neve a fini commerciali. La neve veniva prelevata da luoghi chiamati niviere dove l’accumulo era maggiore e la durata dell’innevamento era più lungo per la minore esposizione al sole. Per evitare che si sciogliesse, la neve veniva condotta in grotte naturali, oppure in buche scavate a diverse decine di metri di profondità per creare luoghi freschi adatti alla custodia. 


Diverse testimonianze riportano informazioni circa un mercato fiorente, con un repertorio di delibere, leggi, documenti vari, che regolamentavano la commercializzazione della neve. Infatti oltre ai legali titolari delle niviere, molti erano quelli che contrabbandavano la neve rischiando sanzioni pecuniarie o addirittura l’incarcerazione. 

Tra il 1806 e il 1815, periodo della dominazione francese del regno di Napoli, furono istituiti il Decurionato e l’Intendenza, che disciplinavano anche il commercio della neve. In quegli anni tra i centri maggiori segnalati sulla Maiella dove la neve veniva raccolta e stoccata figuravano Lettomoppello e Roccamorice. Un carteggio del 1656 riporta l’aggiudicazione del prelievo di neve alla nobile famiglia dei Dario, baroni che sono stati anche titolari del castello di Lettomanoppello. Altra curiosità è la località di montagna situata tra Lettomanoppello e Serramonacesca denominata Niviera, che alcuni lettesi riferiscono essere stata frequentata fino alla metà dell’800 per la raccolta della neve.

 
 

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